Report di Sostenibilità e Smartilla

In un contesto di cambiamenti climatici sempre più evidenti e rapidi, la gestione delle risorse naturali è diventata una priorità.

Le piogge, un tempo previste e relativamente regolari, ora sono più intense, ma anche più sporadiche e spesso accompagnate da periodi di siccità più lunghi, principalmente a causa dell’effetto serra e delle emissioni inquinanti. L’ambiente è in sofferenza e uno dei risultati diretti è la capacità delle piante di fotosintetizzare, amplificando così un circolo vizioso pericoloso per la vita sul nostro pianeta: meno CO2 assorbita, maggiore riscaldamento, meno capacità di mitigare il cambiamento climatico. In questo scenario, una gestione più efficiente e consapevole delle risorse idriche è fondamentale.

Le conseguenze del cambiamento climatico si manifestano in maniera particolarmente evidente nel bacino mediterraneo, dove l’intensificazione di fenomeni estremi, come la siccità e gli incendi, mette a dura prova la resilienza degli ecosistemi. L’irrigazione, specialmente per il verde ornamentale, diventa una risorsa fondamentale da gestire in modo intelligente, in quanto l’uso sconsiderato dell’acqua porta a sprechi enormi e aggrava il già precario equilibrio delle risorse idriche. In questo contesto, Smartilla rappresenta una risposta concreta e innovativa alle sfide della gestione dell’acqua.

L’ambiente non è un’opinione: non lo è mai stato e, ancor di più, non può permettersi di esserlo ora. In un mondo sempre più orientato verso la sostenibilità e desideroso di adottare pratiche responsabili, la trasparenza nella gestione delle risorse diventa un elemento fondamentale. Ed è proprio in questo contesto che si inseriscono i Report di sostenibilità come il Global Reporting Initiative (GRI) e l’European Sustainability Reporting Standards (ESRS).

Il GRI è un ente internazionale, senza scopo di lucro, che ha realizzato un sistema internazionale di rendicontazione per fornire alle aziende e alle organizzazioni di qualunque dimensione, appartenenti a qualsiasi settore, uno standard per comunicare in modo trasparente e responsabile l’impatto delle loro attività sul piano ambientale, sociale ed economico.

A differenza degli standard GRI, gli ESRS offrono un quadro più dettagliato e vincolante, con requisiti specifici per ogni aspetto della rendicontazione. Gli standard ESRS fanno parte della direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), che amplia il bacino di aziende obbligate a sviluppare un reporting sulle performance ESG, e sono in linea con gli obiettivi definiti dal Green Deal Europeo. Le basi degli standard ESRS sono state poste nell’aprile 2021 con l’obiettivo di uniformare le pratiche di reporting, assicurando coerenza e comparabilità tra le aziende dell’UE. Gli ESRS saranno obbligatori per le grandi imprese e tutte le entità di interesse pubblico all’interno dell’Unione Europea, segnando così un passaggio significativo verso una rendicontazione sulla sostenibilità legalmente vincolante nell’UE.

Entrambi gli standard sono fondamentali per monitorare e rendicontare l’uso delle risorse naturali, in particolare l’acqua, alla quale è legata la nascita del GRI, fondato a Boston (USA) nel 1997 in seguito alle proteste pubbliche per i danni ambientali causati dalla fuoriuscita di petrolio della Exxon Valdez.

Per chi non lo sapesse, la Exxon Valdez era una petroliera che il 24 marzo 1989 in Alaska si incagliò sulle scogliere dello stretto di Prince William, riversando in mare più di 40 milioni di litri di petrolio. La fuoriuscita di petrolio fu così grave da coprire circa 3.300 chilometri quadrati, questo a causa delle forti correnti e delle tempeste che causarono ingenti ritardi nei soccorsi e trasportarono il greggio per oltre 2000 chilometri di costa. Quello della Exxon Valdez è uno dei più gravi disastri ambientali causati dall’uomo.

Risalgono al 2000 le prime linee guida per la rendicontazione della sostenibilità rilasciate dal GRI, le quali segnano un passo fondamentale nel campo della responsabilità ambientale, economica e sociale delle aziende. Queste linee guida furono concepite per aiutare le organizzazioni a comunicare in modo trasparente e strutturato il loro impatto su temi ambientali, sociali ed economici, ma non solo, perché l’introduzione di questi standard ha rappresentato un’importante evoluzione rispetto ai precedenti approcci di rendicontazione, che tendevano a essere meno sistematici e spesso focalizzati su aspetti limitati dell’impatto aziendale. Il GRI ha promosso una visione integrata della performance aziendale, in cui anche gli aspetti non finanziari diventano parte del bilancio complessivo. Questa iniziativa ha avuto un impatto significativo sul modo in cui le aziende, le istituzioni finanziarie e gli altri stakeholder valutano le pratiche aziendali, spingendo verso una maggiore trasparenza e responsabilità. Con il passare degli anni, le linee guida sono state aggiornate e ampliate per rispondere alle crescenti esigenze di rendicontazione e per adattarsi alle nuove sfide globali, come i cambiamenti climatici e la crescente attenzione alla sostenibilità.

Ma come si traduce tutto questo in azioni concrete?

In molte regioni del mondo l’acqua è una risorsa limitata, pertanto il modo in cui le organizzazioni la utilizzano può avere conseguenze devastanti, tanto per l’ambiente quanto per le comunità locali. Il futuro della disponibilità idrica è minacciato da diversi fattori, tra cui il cambiamento climatico, l’urbanizzazione e il sovra-sfruttamento delle risorse naturali. Questi problemi, uniti a un’insufficiente gestione delle infrastrutture idriche e alla difficoltà di responsabilizzare le organizzazioni sull’uso dell’acqua, rendono sempre più urgente l’adozione di misure per proteggere le risorse idriche e promuoverne un utilizzo consapevole.

Il GRI ha creato linee guida specifiche che permettono alle aziende di monitorare e rendicontare il proprio impatto, identificando i luoghi e le aree a maggior rischio di stress idrico. Un approccio che unisca agli Standard GRI l’innovazione tecnologica, come Smartilla, può davvero fare la differenza nella gestione delle risorse naturali.

In un contesto globale dove la scarsità d’acqua è una realtà sempre più tangibile, Smartilla rappresenta una soluzione innovativa e pratica per ottimizzare l’uso dell’acqua. Il suo impatto positivo non si limita solo al risparmio idrico, perché contribuisce anche a minimizzare l’impatto ambientale, migliorando la qualità dell’ecosistema circostante. In questo modo, le aziende che operano nel settore dell’irrigazione possono rispondere alle esigenze del GRI riguardo alla gestione delle risorse naturali, fornendo dati verificabili sui propri consumi idrici e sull’impatto ambientale delle loro attività.

Adottando gli standard di sostenibilità e il sistema Smartilla, le aziende dimostrano concretamente come stanno affrontando la crisi climatica, riducendo il proprio impatto ambientale mediante una gestione responsabile delle risorse idriche. Un futuro in cui le aziende si impegnano non solo per il profitto, ma anche per il benessere della società e dell’ambiente, adottare questi strumenti non è più una scelta, ma una necessità per chiunque voglia essere parte della soluzione e non del problema.